Projet «Le modèle européen: son passé, son présent et son avenir (EUMOD)»

Quale modello ecologico europeo?

Prospettive di governance ambientale e focus sulle Water Challenges

 

Laura Scichilone

PhD in Storia del federalismo e dell'unità europea

 

Abstract

 

La relazione ruoterà intorno all’interrogativo sull’esistenza e sulle eventuali caratteristiche di un “modello ecologico europeo”, inteso come l’insieme delle azioni politico-istituzionali che a livello comunitario delimitano la governance ambientale. L’esplorazione di tali elementi caratterizzanti avverrà attraverso un’analisi di tipo diacronico, basata su alcuni momenti cruciali nell’evoluzione della politica ambientale comunitaria, in particolare in relazione allo sviluppo di un modello di governance in tale settore, e illustrerà come in molti casi tali caratteristiche tendano fortemente alla definizione di un “modello”, mentre in altri ci riconducano alla domanda sulla sua presunta esistenza e sulla sua valenza storico-politica. Inoltre, bisogna rilevare come talvolta sia più opportuno parlare dell’esistenza di “micro-modelli” a seconda della “micro-tematica” ambientale a cui si fa riferimento, piuttosto che di un modello unico e riferito in senso generale alla politica comunitaria per l’ambiente.

Dopo aver rappresentato cosa intendere concettualmente come “modello ecologico europeo”, la relazione esplorerà sostanzialmente quattro fasi dell’azione ambientale comunitaria, dall’inizio degli anni Settanta a oggi, ricostruendo come taluni principi-guida nell’azione della CEE/UE abbiano progressivamente contribuito a determinare una serie di micro-modelli e come essi siano in relazione fra loro, ovvero come esista una coerenza storica nella politica europea per l’ambiente, che ci consente in qualche modo di sostenere l’esistenza di un modello di governance. In particolare, ci si soffermerà sulla fase correttiva basata sul principio sanzionatorio e del risarcimento, sulla fase caratterizzata dall’avvento del controllo del rischio ambientale, sulle fasi – strettamente interconnesse – dello sviluppo sostenibile e dell’approccio orizzontale (meanstreaming).

La relazione presenterà poi il case study delle iniziative comunitarie rispetto alle Water Challenges, tra le principali sfide ecologiche attualmente in atto, contribuendo così alla riflessione sul modello europeo attraverso uno sguardo diffuso sul contesto più strettamente contemporaneo. Obiettivi e azioni nel settore delle Water Challenges si rivelano utili, infatti, a rappresentare alcune considerazioni valide non solo per questo settore ma più in generale per la governance ambientale europea. La politica comunitaria dell’acqua ruota intorno all’idea centrale che la tecnologia possa e debba risolvere i nodi problematici di gestione di questo settore, incluse le problematiche inerenti l’equilibrio ecologico e quello sociale. A discapito di questo ruolo centrale della sfida tecnologica, c’è un deficit di attenzione verso l’azione di informazione e di educazione al rispetto della risorsa, ad un suo uso sostenibile, al risparmio che – necessariamente – dovrebbe essere un obiettivo perseguito a livello diffuso. Muovendo da tali criticità e da un ragionamento più ampio sugli aspetti illustrati di coerenza e di contraddizione nella governance ambientale comunitaria, la relazione presenterà alcune riflessioni conclusive sul modello ecologico europeo.