Projet «Le modèle européen: son passé, son présent et son avenir (EUMOD)»

L'Unione Europea e il GATT/OMC:

alla ricerca di nuovi equilibri del regime commerciale multilaterale (1957-2014)

 

Modello europeo? Origini, sviluppo e contraddizioni

 

Lucia Coppolaro

Universidade de Lisboa

 

 

Abstract

 

Il mio contributo ricostruisce la partecipazione della CEE/UE nel GATT/OMC, dal 1957 a oggi, al fine di mostrare come sono cambiati il suo ruolo e la sua capacità di influenzare il regime commerciale multilaterale. La partecipazione della CEE/UE al GATT/OMC può essere suddivisa in due fasi. Dal 1957 al 1995, sotto la leadership degli Stati Uniti e in cooperazione con quest’attore, la CEE/UE è stata capace di esportare il proprio modello di liberalizzazione, le proprie preferenze e le proprie regole. Insieme CEE/UE e Stati Uniti hanno dettato l’agenda del regime commerciale, determinandone l’espansione alle barriere non-tariffarie negli anni Settanta, e ai servizi, investimenti e proprietà intellettuale negli anni Novanta.

Il dominio transatlantico del GATT/OMC è entrato in crisi alla fine degli anni Novanta. In questa seconda fase, con l’indebolirsi della leadership americana e l’accresciuto peso economico di Brasile, India e Cina (BIC) – il nucleo portante dei Paesi in via di sviluppo a medio reddito – il sistema commerciale è diventato multipolare e la collaborazione di molti altri paesi è diventata decisiva per raggiungere un accordo a Ginevra. I cambi nella distribuzione del potere nel sistema economico mondiale e l’assertività dei BIC hanno causato un graduale declino della capacità dell’UE di influenzare il regime commerciale multilaterale, e di esportare le proprie preferenze e politiche a livello globale.

La transizione da un regime bipolare a un regime multipolare ha segnato i negoziati del Doha Round avviato nel 2001, determinando lo stallo del Round e mostrando come l’intesa tra Stati Uniti e UE non è più sufficiente, come avveniva in passato, per concludere un accordo. Davanti a queste difficoltà, l’UE ha iniziato a promuovere accordi bilaterali con alcuni partner commerciali, come il Partenariato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti con gli Stati Uniti. Lo stallo nei negoziati multilaterali e il dilagare degli accordi regionali rischiano di indebolire il ruolo centrale dell’OMC.